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Anti-aging articolare: nano-artroscopia
Le superfici articolari sono coperte da un tessuto chiamato cartilagine. La cartilagine è un tessuto bianco che riduce quasi a zero la forza di attrito tra le superfici articolari. In effetti, l’artrosi anche se è conosciuta come una malattia della cartilagine, ha un impatto significativo sull’osso che si trova appena sotto la cartilagine. Si chiama osso sub-condrale. Il dolore tipico dell’artrosi, meglio osteoartrite, è tipicamente notturno, può essere grave e che si associa a progressiva impotenza funzionale articolare che si deforma progressivamente. Infatti, quando la cartilagine è danneggiata vi è la proliferazione di tessuto infiammatorio che oltre ad essere responsabile del gonfiore articolare determina anche la produzione di osteofiti. essi sono piccole spicole ossee che sono conosciute nel linguaggio popolare come becchi di pappagalli. La loro posizione intra-articolare alla fine limita i movimenti deteriorando la meccanica articolare. Il persistere di un processo infiammatorio degenerativo artrosico che non viene preso in considerazione e non trattato determinerà quindi una perdita della funzione articolare e nell’ultimo stadio una perdita anche della muscolatura.
La diagnosi non presenta di norma particolari difficoltà ed è sufficiente una adeguata raccolta anamnestica e radiografica standard. La RMN e la TAC possono essere utili per definire con maggior dettaglio l’estensione del danno cartilagineo.
Il trattamento varia in relazione all’articolazione interessata e allo stadio raggiunto dalla patologia. Nei casi gravi dove ormai il patrimonio cartilagineo è scomparso non resta che ricorrere alla chirurgia protesica che ad oggi rappresenta uno degli interventi di maggior successo clinico della storia della medicina. Tuttavia sappiamo anche come la chirurgia, raramente per fortuna ma in modo imprevedibile, possa portare complicanze o ad insuccessi. Per tale ragione si sta cercando di far educazione sanitaria per spingere i pazienti a recarsi dal medico specialista per un consulto preventivo qual ora si dovessero presentare sintomi quali dolore o impotenza funzionale articolare.
Quasi sempre, se la diagnosi è precoce, il medico specialista ha la possibilità di offrire un trattamento personalizzato basato su tecniche infiltrative che cerchino di stimolare alla guarigione il tessuto cartilagineo danneggiato. La medicina moderna infatti ha sviluppato diverse procedure che riducono lo stato infiammatorio responsabile del danneggiamento e usura della cartilagine.
Oggi giorno tutto questo viene definito ANTI-AGING ARTICOLARE. I protocolli antiaging articolari mirano proprio a ridurre l’accumulo di sostanze infiammatorie che danneggiano il tessuto cartilagineo e a stimolare una corretta “rivitalizzazione” della struttura cartilaginea. Diverse sono le terapie infiltrative che oggi possono garantire l’arrivo delle cure anti aging nel tessuto cartilagineo sofferente: dall’acido ialuronico, al plasma ricco di piastrine fino all’uso di cellule mesenchimali multipotenti che possono arrivare a produrre in certe condizioni addirittura tessuto simil cartilagineo.
Presso Clinica Apollonia Polispecialstica siamo in grado di unire le migliori strategie ANTIAGING a tecniche infiltrative ECO GUIDATE e per casi selezionati anche per via NANO ARTROSCOPICA in anestesia locale. In particolare l’associazione della NANO-ARTROSCOPIA unisce il vantaggio di arrivare a visualizzare direttamente attraverso la micro camera ottica la lesione e riuscire ad iniettare proprio dove c’è la lesione le sostanze rigenerative. Tuttavia presso il nostro centro siamo consapevoli che il malato presenta una complessità e unicità che deve essere presa in considerazione a 360 gradi.
Per tale ragione siamo in grado di offrire un approccio multidisciplinare dove lo Specialista ortopedico lavora in team con il fisioterapista, nutrizionista e coach sportivo per un’ offerta davvero personalizzata.
La diagnosi non presenta di norma particolari difficoltà ed è sufficiente una adeguata raccolta anamnestica e radiografica standard. La RMN e la TAC possono essere utili per definire con maggior dettaglio l’estensione del danno cartilagineo.
Il trattamento varia in relazione all’articolazione interessata e allo stadio raggiunto dalla patologia. Nei casi gravi dove ormai il patrimonio cartilagineo è scomparso non resta che ricorrere alla chirurgia protesica che ad oggi rappresenta uno degli interventi di maggior successo clinico della storia della medicina. Tuttavia sappiamo anche come la chirurgia, raramente per fortuna ma in modo imprevedibile, possa portare complicanze o ad insuccessi. Per tale ragione si sta cercando di far educazione sanitaria per spingere i pazienti a recarsi dal medico specialista per un consulto preventivo qual ora si dovessero presentare sintomi quali dolore o impotenza funzionale articolare.
Quasi sempre, se la diagnosi è precoce, il medico specialista ha la possibilità di offrire un trattamento personalizzato basato su tecniche infiltrative che cerchino di stimolare alla guarigione il tessuto cartilagineo danneggiato. La medicina moderna infatti ha sviluppato diverse procedure che riducono lo stato infiammatorio responsabile del danneggiamento e usura della cartilagine.
Oggi giorno tutto questo viene definito ANTI-AGING ARTICOLARE. I protocolli antiaging articolari mirano proprio a ridurre l’accumulo di sostanze infiammatorie che danneggiano il tessuto cartilagineo e a stimolare una corretta “rivitalizzazione” della struttura cartilaginea. Diverse sono le terapie infiltrative che oggi possono garantire l’arrivo delle cure anti aging nel tessuto cartilagineo sofferente: dall’acido ialuronico, al plasma ricco di piastrine fino all’uso di cellule mesenchimali multipotenti che possono arrivare a produrre in certe condizioni addirittura tessuto simil cartilagineo.
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